Non era droga

NON ERA DROGA
di Andrea Cavanna

Nell’ottobre del 1985 ritornavamo da una crociera di lavoro, eravamo imbarcati sulla nave da ricerca Maria Paolina G., avremmo dovuto sbarcare in prossimità della nostra base con l’ausilio dei Battellieri del Golfo, come era di consueto,  invece quella notte ci fecero attraccare al molo di Porta Marola e da li sbarcammo.

Porta Marola è una delle tante porte di accesso all’Arsenale Militare, e si trova dalla parte opposta del Golfo di La Spezia, sulla strada che porta a Portovenere. E come tutte le porte di accesso e uscita dall’Arsenale erano e sono considerate posto di frontiera quindi soggetti ai controlli doganale e dei passaporti. Per noi era una porta molto famigliare, in quella zona c’era l’attracco abituale della nave e da lì andavamo spesso a bordo specialmente durante la preparazione delle missioni.

Quella sera eccezionalmente pur sapendo che provenivamo dalla nave da ricerca ci fecero il controllo documenti e il controllo doganale. Ad alcuni di noi fecero aprire anche la valigia, ma tutto filò liscio.

Mentre aspettavamo il nostro turno per il controllo poco distante c’era il capo crociera Richard Heitmeir che armeggiava con le mani nelle tasche dalle quali si vedevano estrarre dei pezzetti bianchi che gettava speditamente nel bidone dell’immondizia posto nelle vicinanze.

Noi non conoscevamo a fondo Richard, era arrivato da poco e nessuno di noi era entrato in confidenza, quindi il mio amico Enio Panfietti pensò che buttasse via dei sacchetti di qualche tipo di droga. Sbagliato. Erano i filtri bianchi della montagna di sigarette che Dick fumava durante la giornata. Lui non buttava le cicche per terra, spegneva il mozzicone e se lo metteva in tasca della giacchetta. La svuotava alla prima occasione.

Non si deve pensar male delle persone che non si conoscono a fondo.