La Guida Turca

La Guida Turca

di Andrea Cavanna

Nel 1995 ho partecipato ad una crociera di lavoro che partiva da Istanbul, una città che avevo sempre desiderato visitare. Con altri colleghi decidemmo di partire qualche giorno prima per aver modo di visitare con calma almeno le cose principali.

Io e Zeki Tamer

Io e Zeki Tamer

Il giorno successivo al nostro arrivi decidemmo di visitate il famoso Topkapi, il Palazzo del Sultano che domina il Promontorio del Serraglio, tra il Corno d’Oro e il mar di Marmara, dietro la spianata delle Moschee, quella di Santa Sofia e la Moschea Blu. Arrivati alla biglietteria del Topkapi si avvicinò un signore anziano, smilzo, elegante con un soprabito blu e con un cappello a larghe tese tenuto fermo da un fazzoletto annodato sotto il mento, era una guida che si proponeva di accompagnarci nella visita del palazzo. Lo trovammo subito simpatico, parlava italiano perfettamente; pattuimmo il prezzo dei suoi servigi, se non ricordo male 10 dollari a testa, ed entrammo nel palazzo. La visita dei palazzi e degli annessi giardini durò circa due ore e le sue spiegazioni furono molto esaurienti.

Usciti dal palazzo stavamo per accomiatarci dalla guida quando questi ci propose di condurci, per altri dieci dollari a testa a visitare il palazzo Dolmabahçe, il Palazzo del Sultano sul Bosforo. Una cosa da non perdere assolutamente. Subito ci propose di prendere il tram dicendo:”Io sono una guida ufficiale e pertanto non pagherei il biglietto ma se volete possiamo andare a piedi, attraversando la città, cosi mentre camminiamo vi faccio vedere e vi parlò di quello che incontreremo.” Dicemmo subito di si e ci incamminammo. Lungo la strada ci mostrò anche una chiesa cattolica e subito dopo un edificio antico e fortificato, era la fabbrica dei cannoni, poi fu la volta di una moschea, la Nusretiye Camii, risalente al 1820, una moschea minore ma di una certa bellezza artistica e prima di giungere al palazzo ci mostrò anche la sede del Museo Navale.

Lungo la strada ci parlo anche di se. Ci raccontò che aveva insegnato a lungo latino in un liceo negli Stati Uniti, e che campava con la pensione Americana, però ogni mattina si recava al Topkapi per fare la guida non tanto per i soldi quanto per poter parlare una delle tre lingue che conosceva a perfezione: Italiano, Francese e naturalmente Inglese. Disse che questo gli permetteva di mantenersi in esercizio nelle lingue e di mantenersi lucido mentalmente e che incontrare persone di altri paesi lo arricchiva spiritualmente.

Ci raccontò anche che lui era uno degli ultimi amanuensi, quelli che scrivevano l’arabo antico a mano in bella calligrafia ( l’uso dei caratteri arabi fu vietato in seguito da Ataturk, quando decise di europeizzare i costumi Turchi). Ci disse che se ci fossimo recati nel Museo del Libro, sempre ad Istanbul, avemmo trovato in una certa sala e in una certa bacheca alcuni degli ultimi lavori che fece prima di ritirars. Per dimostrare che quanto diceva corrispondeva al vero ci diede un suo biglietto da visita. Era un biglietto da visita di un’altra persona ma sul retro a mano e con bella calligrafia aveva scritto il suo nome e il suo recapito. Zeki Tamer.

Biglietto da visita turco

Il biglietto da visita di Zeki Tamer

Giungemmo finalmente al palazzo Dolmabahçe. Mi son dimenticando di dire che passo dopo passo, spiegazione dopo spiegazione avevamo percorso più di sette chilometri, si era fatta l’una del pomeriggio ed eravamo affamati. Prima di entrare nella Reggia ci indicò il bar dove divorammo un certo numero di toast al formaggio. Zeki, la nostra guida, invece mangiò un toast e bevve una tazza di te. Ci disse che con quello lui campava benissimo e che da quando aveva compiuto i sessant’anni aveva deciso di vivere una vita morigerata in tutto e per tutto, specialmente nell’alimentazione. Una filosofia di vita e di saggezza. Fu allora che scoprimmo, con grande stupore, che la nostra guida ne aveva ottanta di anni.

Finalmente ci apprestavamo ad entrare, Zeki ci fece strada. C’erano anche altre guide nell’atrio del palazzo, alcune molto giovani, ma tutte, una ad una vennero ad omaggiarlo con grande deferenza e affetto. E lui era felice di questo affetto lo si vedeva dai suoi occhi, che brillavano.

A nostra insaputa eravamo stati in compagnia di una persona speciale ed indimenticabile.

GruppoIstanbul_95

Andrea Cavanna, Zeki Tamer, Roberto Chiarabini, Piero Serani e Walter Marconi. La ragazza non faceva parte del gruppo.

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ASSEMBLEA GENERALE ANNUALE DELL’ ANARCP PRESSO SHAPE (28.4.2023)

1- OSSERVAZIONI DI APERTURA (PRESIDENTE)
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Dall’ ultima assemblea generale (2019) ci sono stati alcuni cambiamenti.
È stato completato il disaccoppiamento delle pensioni dagli stipendi del personale attivo.
Le pensioni sono ora incrementate in base all’inflazione, invece di essere legate agli stipendi del personale attivo.
Questo comporta risultati diversi nei vari Paesi. Per alcuni è stato, finora, un miglioramento. Per altri, uno svantaggio.

Il sistema pensionistico a contribuzione definita (DCPS), introdotto nel 2005, ha destato più di una preoccupazione.
Nonostante il nome, non si tratta di una pensione. Può essere prelevata dal DCPS una somma per l’ acquisto della propria abitazione.
Ma ci sono conseguenze fiscali. In Germania questo ammontare è considerato imponibile.
Due pensionati tedeschi con il DCPS hanno fatto ricorso al Tribunale amministrativo della NATO (AT). L’AT ha risposto che non è competente in materia e che la decisione spetta alle autorità tedesche.
E’ importante che il personale attivo di un’organizzazione come la NATO abbia una pensione adeguata, ed è criticabile che la NATO non sia in grado di fornirla.
Si sta lavorando, a livello di Joint Consultative Board (JCB), su una proposta per creare un nuovo sistema pensionistico, ma, al momento, le nazioni sono contrarie. Il sistema attuale, per loro, è più conveniente.

6- PRESENTAZIONE DEL DOTTOR BOJAN POPADIC E DI ELKE DE CAUWER DI ALLIANZ CARE
Bojan ha descritto il team dedicato al servizio della NATO. Si tratta di 33 consulenti di assistenza, 5 consulenti medici, 46 addetti alle richieste di rimborso e due responsabili della rete di servizi. In particolare questi ultimi negoziano gli accordi con gli ospedali e gli altri fornitori di servizi sanitari. Questo per garantire contenimento dei costi, che è uno degli obiettivi principali.
Il numero di chiamate e di richieste di risarcimento ricevute via e-mail da Allianz è in forte aumento. Nel 2022, sono state elaborate circa 260.000 richieste di risarcimento, che consistono in oltre 600.000 fatture, mentre sono state gestite oltre 18.000 chiamate e 35.000 e-mail.
Quasi tutti i sinistri (99%) sono stati elaborati entro tre giorni, come previsto dal Service Level Agreement (SLA).
Tuttavia questo dato non include il pagamento, poiché possono verificarsi ritardi nei bonifici bancari. Di queste richieste di risarcimento solo lo 0,4% ha richiesto una correzione, di cui lo 0,19% è stato causato da un errore di Allianz.
Elke ha poi descritto il nuovo piano medico. Il nuovo piano sanitario è stato richiesto dalla NATO.
La NATO ha circa 26.000 assicurati con copertura Allianz. Tutti gli assicurati hanno una copertura di base e dal 1° gennaio 2023 circa 11.000 membri hanno sottoscritto una copertura Affinity.
Elke ha descritto una serie di servizi globali di Allianz per la sanità disponibili online. Questi includono un Digital Checkup digitale, un’applicazione di coaching per il benessere, un’applicazione di coaching per la mente, il Programma di assistenza ai dipendenti e i Servizi di sicurezza in viaggio.
Tutti sono accessibili attraverso l’hub Salute e benessere del sito web di Allianz.
Infine, è stato ricordato il nuovo indirizzo di Allianz Care:

Risposta: si tratta di un problema noto che riguarda alcuni membri. Allianz non conosce ancora la causa e ci sta lavorando.

Domande di Fabrizio Podrecca: quando le richieste di risarcimento vengono inviate via e-mail, i documenti originali a volte non sono visibili nell’app MyHealth.

Risposta: Allianz sta lavorando per risolvere questo problema.

Inoltre, quando si compila una richiesta di rimborso tramite l’interfaccia online, all’assicurato viene chiesto di indicare per quale patologia sta richiedendo un trattamento.
Cosa succede se l’assicurato non vuole dirlo?

Risposta: La NATO richiede all’assicurato di indicare il motivo della richiesta del trattamento. Tuttavia, nella pratica, questo campo può essere compilato con alcune informazioni generiche e limitate.

Domanda di David Woodcock: quando le fatture vengono trasmesse direttamente dal fornitore del trattamento ad Allianz, l’ assicurato viene invitato a dichiarare se è d’accordo con il trattamento fornito.
Ma non sa che tipo di trattamento è stato indicato nella fattura. Inoltre, a volte viene richiesto all’assicurato un pagamento (ad esempio, una maggiorazione del 10%).

Risposta: l’assicurato deve contattare il fornitore del trattamento e/o l’help desk di Allianz.

Domanda di Gert Thorsen: Il personale danese deve pagare una commissione bancaria per le richieste di rimborso.

Risposta: questo è dovuto alla conversione della valuta da parte della banca, che né la NATO né Allianz possono controllare.
Allianz paga ogni commissione bancaria in anticipo. Allianz indagherà sulla questione.

Domande di associati non presenti, e riportate da Huub Simons:
Quando un membro ha una patologia permanente, talvolta gli viene chiesto di fornire una nuova certificazione a determinati intervalli.
Si tratta di un’operazione costosa perché richiede una visita dal medico di base o da uno specialista.

Risposta: se l’ assicurato ha una patologia permanente, è probabile che si rechi dal medico abbastanza regolarmente e dovrebbe chiedere il certificato in queste occasioni.

Per alcuni dispositivi sanitari, Allianz ha bisogno di sapere perché è necessario un nuovo dispositivo. Ad esempio, se un assicurato chiede una nuova sedia a rotelle due anni dopo averla acquistata.

I reclami postali subiscono gravi ritardi. Questo aspetto deve essere migliorato.

Risposta: questo è dovuto principalmente al cattivo servizio postale in Irlanda. La posta in Irlanda è spesso in ritardo e arriva ad Allianz in grossi lotti che richiedono tempo per essere elaborati. Inoltre, durante il periodo del covid, Bpost si affidava a servizi esterni di consegna della posta, non sempre affidabili.


7- PRESENTAZIONE SULL’ ASSICURAZIONE SANITARIA – HUUB SIMONS
Huub è il presidente del gruppo di lavoro sull’assicurazione sanitaria della CNRCSA (HIWG).
Ha fornito una sintesi del nuovo piano medico della NATO che è stato attivato il 1° gennaio 2023e il suo impatto.

Ha anche parlato dello stato e del futuro del Retired Medical Claim Fund (RMCF).
Infine, Huub ha presentato l’esperienza di Allianz in materia di sinistri e una serie di domande rivolte ad Allianz.
Ci sono ritardi nei rimborsi, soprattutto quando si inviano le richieste per posta. Gli ospedali a volte lamentano ritardi nei pagamenti da parte di Allianz. L’approvazione preventiva del trattamento a volte richiede troppo tempo. Alcuni soci hanno avuto problemi ad acquistare la copertura Affinity.

Demiray ha fatto notare che i modelli usati dall’ISRP sul futuro del RMCF facevano presupporre un aumento del numero di pensionati, mentre noi pensiamo che il numero rimarrà più o meno lo stesso.

Isabelle Tezcan ha chiesto se è possibile conoscere il numero di persone che hanno sottoscritto i nuovi prodotti Affinity nei vari Paesi.
La risposta è stata: a questo punto un totale di 10.000 fra dipendenti e pensionati (2000). Questi numeri sono stati forniti in modo informale e non sono ufficiali. Cercheremo di avere i numeri ufficiali.

8- PROBLEMI FISCALI

I pensionati hanno problemi fiscali in diversi Paesi.
Belgio
Gérard Malet ha spiegato che per alcuni pensionati in Belgio i premi dell’assicurazione sanitaria
non sono più esenti da imposte. Per ora questo riguarda solo alcuni membri, soprattutto nell’area di Bruxelles. La questione è stata sollevata al JCB e all’Executive Management. La NATO sta discutendo ad alto livello con le autorità fiscali belghe. Il Belgio sostiene che la nostra assicurazione sanitaria
è un’assicurazione privata, volontaria e tassabile. Ci è stato detto che queste discussioni si svolgono in un’atmosfera costruttiva.
Lussemburgo
Gérard Malet:
Esiste un massimale che limita l’esenzione fiscale. Dopo la modifica dell’assicurazione sanitaria nel 2016 che ha introdotto il pagamento di un premio assicurativo da parte dei pensionati, questo tetto è stato infranto e i pensionati pagano le tasse su questi premi assicurativi.
Sono in corso discussioni con le autorità lussemburghesi.
Francia
Bob Goyens:
Dal 2022, circa 40 persone delle varie organizzazioni coordinate, soprattutto nella zona di
Strasburgo, sono state chiamate a pagare il Contributo Sociale Generale, introdotto negli anni ’90 dal governo francese per aggiungere fondi alla sicurezza sociale.
La questione non è stata sollevata ufficialmente per evitare di penalizzare gli altri pensionati che potrebbero a loro volta essere soggetti a questa regola.
Altre organizzazioni hanno sollevato il problema. Siamo in attesa dei risultati.
Graham Robertson, il nostro NATREP per la Francia, ha dichiarato di aver interpellato i nostri membri francesi al riguardo. Al momento nessuno di loro è interessato.
Italia
il rappresentante nazionale dell’ ITALIA ha sollevato una questione relativa alla tassazione delle pensioni dei propri iscritti. Una parte (un terzo) delle pensioni proviene dai contributi del nostro reddito netto, e quindi non dovrebbe essere tassata. La questione sarà trattata a livello di AAPOCAD.

9- RELAZIONE SULLA CONFEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI DEL PERSONALE CIVILE IN PENSIONE DELLA NATO (CNRCSA)

Il Presidente Jonathan Parish ha spiegato che il ruolo della CNRCSA è quello di gestire le questioni che riguardano le diverse associazioni di pensionati.
La CNRCSA fornisce consulenza e rappresenta i pensionati della NATO presso il JCB e negli altri comitati congiunti, nel comitato RMCF, nel consiglio di amministrazione del DCPS e nel CNCSC.
Il Comitato esecutivo della CNRCSA (EXCOM) è composto da quattro membri per ciascuna delle quattro associazioni di pensionati della NATO per un totale di 16 membri. L’EXCOM della CNRCSA si riunisce due volte all’anno. Se necessario, possono essere organizzate altre riunioni.

Esiste un Ufficio di presidenza della CNRCSA composto da quattro membri eletti dall’EXCOM della CNRCSA e dai quattro presidenti delle quattro associazioni di pensionati.

Il CNRCSA ha espresso preoccupazione in merito al nuovo piano medico della NATO.
Ora che è in vigore, l’obiettivo è di monitorare le prestazioni e discutere di ulteriori miglioramenti.
Per quanto riguarda il disaccoppiamento delle pensioni, ha impattato sugli assicurati dei diversi Paesi in modo diverso. Alcuni hanno subito adeguamenti negativi, ma solo per correggere precedenti adeguamenti troppo elevati.
Per quanto riguarda il DCPS, il Controllore Finanziario della NATO, in un discorso alle nazioni, ha affermato che non è adatto allo scopo.

Per quanto riguarda il sito web della CNRCSA, l’Ufficio di Sicurezza della NATO ha sollevato problemi di sicurezza e il sito è stato chiuso.
Inoltre, la NATO sta sviluppando il proprio Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) e il sito web della CNRCSA dovrà essere conforme.
Infine, Jonathan ha parlato delle nostre relazioni con il personale ancora in servizio, affermando che sono eccellenti e che siamo in accordo sulla maggior parte delle questioni, con l’eccezione del finanziamento dell’ RMCF, dove il personale attivo vorrebbe che il contributo da parte dei pensionati fosse più elevato.

Domande:
Falko Bülling: Quali aggiornamenti ci sono sulla questione della copertura delle malattie gravi? Risposta: Deve essere seguito. Forniremo le nostre proposte di soluzione, coordinandole con il personale attivo, indipendentemente da quelle eventualmente proposte dalla NATO. Potranno esserci aumenti di costo e di conseguenza dover pagare di più.

https://www.isaclantici.it/wordpress/wp-content/uploads/2023/07/ANARCP-Annual-General-Assembly-2023.04.28-Minutes-J.pdf

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