ALLIANZ – Nuovo schema medico 2023

QUESTA COMUNICAZIONE RIGUARDA I PENSIONATI DEL CENTRO.
Cari amici e colleghi grazie al contributo di Luisa Bandini che in questi ultimi giorni ha fatto da tramite tra noi e gli operatori di Allianz per porre alcuni quesiti circa il nuovo schema di assicurazione medica.
Era mia intenzione fornirvi una fotocopia dei nuovi ceilng alla fine del XX Pranzo dei Saclantici che si terrà domani a Pratolungo di Bigliolo, ma ho pensato che sarebbe stato una grande dispendio di carta, che non fa certo bene al pianeta, quindi metto qui di seguito le immagini della tabella dei ceiling e la possibilità di scaricare l’intero documento.

Una breve descrizione di come si articola il nuovo schema.
Nelle tabelle allegate trovate delle indicazioni in rosso, sono le spiegazioni delle aliquote di rimborso, normalmente 90% + 5% o +10% che significa che per avere quel 5% o 10% in più occorre sottoscrivere la polizza aggiuntiva chiamata Affinity – Advance.
Nella nuova polizza sono stati introdotti dei nuovi tetti di spesa e diverse modalità di fruizione.
In alcuni casi il rimborso è al 100% ma per un numero limitato di casi, superata tale soglia il rimborso ritorna ad essere 90%. Per esempio le sedute fisioterapiche vengono rimborsate al 95% solo per le prime 20 sedute, dopo di ché ritorna il 90%
Le spese per il dentista vengono rimborsate al 90%+10% sino ad un limite di 300 euro per persona e per anno, dopo di ché si ritorna al 90% con un tetto massimo di euro 8.298,00 annui.

Al momento sembra che la maggior perdita di copertura assicurativa riguarda il trattamento in caso di interventi chirurgici, che nel precedente schema prevedeva sino a 50 mila euro di rimborso. Nel nuovo schema questo si riduce ad un tetto massimo di euro 4.783,15 per la chirurgia intermedia e a euro 9.395,42 nel caso di chirurgia importante. Questi limiti raddoppiano in caso di malattie gravi, figli disabili. Tali spese sono rimborsate al 100% senza costi aggiunti.

Per avere usufruire delle Affinity occorre comunicare l’adesione entro dicembre di quest’anno. Ognuno deciderà di sottoscrivere il grado di Affinity che più gli è congeniale.

Tre nostri rappresentanti (Ezio Baglioni, Luisa Bandini e Domenico Galletti) prenderanno parte agli incontri con i rappresentanti dell’Allianz che si terranno il 22 e 23 Novembre prossimo. Non è una riunione contrattuale (ormai il pasticcio è stato fatto d accettato dall’Organizzazione e dai rappresentanti del personale), ma piuttosto l’occasione per approfondire gli aspetti ancora non perfettamente recepiti.
Link ai Ceiling 2023 al documento delle Affinity Cover e la Tabella dei Premio


La tabella qui sotto indica il premio da pagare annualmente per avere la copertura Affinity-Advance e nel riquadro il premio mensile da pagare a seconda della fascia di età.
Se non si hanno esigenze particolari, che ognuno valuta singolarmente, sembra che la piu adeguata sia la copertura Advance.
Da quello che sappiamo adesso la scelta della categoria di Affinity può variare annualmente.

Spero di essere stato chiaro, ma aspettiamo le notizie dopo il 22 Novembre.
Un ringraziamento a Luisa Bandini per l’interessamento.

Guida a MyHealth

Spero di fare cosa gradita scrivendo questa piccola guida per inviare le nostre richieste di rimborso all’Allianz utilizzando lo smartphone, che ritengo molto pratico, ma per qualcuno un po’ ostico.
Propongo di usare questo metodo per inviare le richieste di rimborso perché ho sperimentato che vengono sbrigate e pagate velocemente. I vecchi metodi quali l’invio per posta e per e-mail hanno qualche svantaggio. La posta cartacea corre il rischio di andare perduta sia durante il trasporto che negli uffici dell’Allianz (È già successo, con perdita di documenti irriproducibili. Vi consiglio di fare delle copie prima di inviare gli originali), le mail non si perdono ma seguono una procedura diversa ed è più lungo l’iter del rimborso.
Per utilizzare questo nuovo metodo occorre scaricare l’applicazione sul proprio telefono cercando su Play Store di Android o sul sito di Apple.
(I telefoni che hanno vecchie versioni di Android non sono compatibili con questa applicazione, ve ne accorgerete quando tenterete di scaricarla ed installarla. Non ci sono soluzioni se non quella di cambiare telefono con uno più recente.)
La prima volta che si accede vengono richieste le credenziali di accesso che sono le stesse con le quasi si accedeva al portale dell’Allianz da computer. Chi non ha le credenziali di accesso si deve registrare.
Durante la registrazione occorre avere a portata di mano il Numero della Polizza (riportato sulla tesserina grigia), e i dati relativi alla banca (IBAN). Verrà chiesto di creare una Password che userete tutte le volte che entrerete nella applicazione MyHealth. La password deve essere lunga almeno 8 caratteri, contenere almeno un carattere speciale (@#$&), caratteri minuscoli e maiuscoli e almeno un numero. (questo metodo garantisce maggior sicurezza).
Prendete nota da qualche parte del vostro username che sarà la vostra casella di posta e della password.
Ultimamente l’APP ha cambiato aspetto e modo di accedere, pertanto qui di seguito riporto le schermate principali per guidarvi passo, passo alla compilazione.

Una volta avviata l’applicazione compare la schermata di accesso

Schermata di login
Schermata di login

In alto a sinistra dovrebbe comparire un menù a tendina con il quale si può scegliere la lingua, se volete potete scegliera la lingua italiana. Gli esempi delle schermate proseguono con la lingua inglese. Ma la sostanza non cambia.

Scegliere lingua
Scegliere lingua

Chi non avesse le credenziali di accesso deve registrarsi premendo su REGISTER HERE o REGISTRATI

Registrazione
REGISTER HERE O REGISTRATI

Questa schermata elenca le cose che si possono fare: inviare una richiesta di rimborso, controllare la lista dei benefit che la polizza prevede, informazioni sulla privacy, un assistente, trovare un ospedale, una clinica oppure trovare la lista dei contatti.
In alto a destra c’è un simbolo con tre lineette sovrapposte se premuto vi mostra lo stesso menù in formato testuale. Scegliete quello che più vi aggrada.

Opzioni
Opzioni a icone
Opzioni
Menu Testuale

Noi vedremo solo come si sottopone un Claim. Quindi premete My Claims

My Claims
Creare una richiesta di rimborso premendo sul pulsante azzurro. Nel Menu a tendina scegliete ALL

La schermata successiva vi chiede se la richiesta riguarda un incidente e se le spese sono pagate da altra polizza assicurativa di altra compagnia. Le risposte sono già imposta a NO. Nel menù a tendina Payee selezionate Insured Member (Assicurato)

YES or NO
Assicurato
Insured member – Assicurato

La schermata successiva vi chiede di indicare il metodo di pagamento e la valuta del rimborso. Sarete agevolati perché premendo su i menù a tendi vi proporrà i metodi che avete comunicato al momento della registrazione.

Metodo di pagamento rimborso
Banca o assegno
La valuta del rimborso
La Valuta del rimborso
Prossima schermata
Prossima schermata per procedere all’inserimento delle fatture

Con la prossima schermata si aggiunge la fattura.

Aggiungi fattura
Aggiungi fattura

Nella prossima schermata ci viene chiesto di selezionare il nome del paziente. Premendo su menu a tendina appare la lista del titolare e dei suoi famigliari.
La nazione di Trattamento
Chi eroga il trattamento (nome del dottore o nome dello studio medico o della farmacia …)
La data del trattamento (premendo sull’icona a destra compare il calendario)
Il tipo di trattamento

Dati della fattura
Dati della fattura
Tipi di trattamento
Tipi di trattamento – il menu contiene altri tipi, basta scorrerlo.

Per completare la schermata della fattura indicare:
Ragioni della malattia (si possono scrivere sino a 100 caratteri)
La valuta della fattura
L’ammontare della fattura
La data della fattura premendo sull’icona del calendario.

Altri dati della fattura
Altri dati della fattura e suo completamento

A questo punto dobbiamo scattare una foro della fattura oppure selezionare un documento dal cellulare. Si scatta la foto della fattura o dello scontrino e si preme OK le la foto vi sembra leggibile. Dopo la foto dello scontrino, per esempio si può anche scattare la foto della prescrizione medica o altra informazione utile circa la fattura.
Ultimo passaggio Premere su SAVE INVOICE o SALVA FATTURA.
La Fattura verrà salvata e si potrà proseguire con un’altra fattura seguendo di nuovo la procedura per ogni fattura allegata.
Dopo il salvataggio della fattura comparirà la schermata che avrà due opzioni:
AGGIUNGERE UN’ALTRA FATTURA
INVIARE LA RICHIESTA DI RIMBORSO

Solo alla fine premerete il pulsante SUBMIT CLAIM o INVIA CLAIM.

L’applicazione MyHealth alla voce MyClaims oltre a permettere l’inserimento di una richiesta di rimborso permette anche di vedere lo stato di lavorazione della richiesta, il loro completamento e la storia delle nostre richieste di rimborso nel corso degli anni.

Spero di essere stato chiaro. Se avete dei dubbi contattatemi.

Allianz – Aggiornamento

Come vi avevo anticipato nella precedente nota il nuovo Chairman del Comitato del personale, Francesco Baralli, ha preso contatto con HR (Human resources) così si chiama adesso l’ufficio del personale, al fine di trovare un punto di contatto al centro per eventuali questioni tra noi e Allianz.

Come potrete leggere dallo scambio di mail non è che ci sia stato un particolare entusiasmo ad aderire alla nostra richiesta. Il nostro referente dovrebbe essere lo Staff Services al Quartiere Generale della NATO. Tuttavia il signor Wouter Benoit si è reso disponibile ad essere il Punto di Contatto. Il suo numero telefonico è 0187 527465. Purtroppo il suo italiano è alquanto incerto, mi dicono.
Mi sento di consigliarvi di rivolgervi a Wouter Benoit solo in caso di questioni delicate e per voi irrisolvibili.

Suggerisco caldamente, ancora una volta, l’uso dell’applicazione MyHealth di Allianz, che è il modo più veloce e sicuro per avere i rimborsi. Se lo ritenete opportuno io sono pronto a preparare una guida al suo uso. È indispensabile uno smartphone adeguato.

Per il momento è tutto.
Andrea

Vi metto qui di seguito lo scambio di mail tra Francesco Baralli e Wouter Benoit

Hi Wouter,
In my first couple of weeks as part of CSA committee I have receive several requests from retired CMRE staff asking me to find the best way for them to stay contact with the administration and with HR for matters mainly related to pensions and health insurance. Andrea Cavanna, a former CMRE staff member, is acting as POC for many retirees and can be contacted at admin@isaclantici.it . Would be possible for you to appoint a POC within your office to ensure that the information keeps on flowing?
Thank you 
Regards
Francesco

Traduzione
Ciao Wouter,
Nelle mie prime due settimane come parte del comitato CSA ho ricevuto diverse richieste dal personale CMRE in pensione che mi chiedevano di trovare il modo migliore per mantenere i contatti con l’amministrazione e con le risorse umane per questioni principalmente legate alle pensioni e all’assicurazione sanitaria. Andrea Cavanna, un ex membro dello staff CMRE, funge da POC per molti pensionati e può essere contattato a admin@isaclantici.it. Ti sarebbe possibile nominare un POC all’interno del tuo ufficio per assicurarti che le informazioni continuino a fluire?
Grazie
Saluti
Francesco

Dear Francesco
Retirees of CMRE are not administered anymore by CMRE but by Staff Services at NATO HQ.
Our role, responsibility or even room for decision making is minimal.
I would therefore suggest to list me as POC.  In the event there might be some issues I can act as a go-between and contact the appropriate colleague at HQ.
Best regards
Wouter

Traduzione
Caro Francesco
I pensionati del CMRE non sono più amministrati dal CMRE ma dai servizi di staff presso la NATO HQ.
Il nostro ruolo, responsabilità o persino spazio per il processo decisionale è minimo.
Suggerirei quindi di elencarmi come POC. Nel caso in cui potessero esserci dei problemi, posso agire come intermediario e contattare il collega appropriato presso la sede centrale.
I migliori saluti
Wouter

Allianz – Cmre

Cari amici, seguendo le chat di WhastApp iSaclantici e AmiciSaclantic ho realizzato che molte sono le lamentele che riguardano Allianz nel trattare le nostre pratiche di rimborso.
Negli ultimi mesi ci sono state diverse lamentele circa il riconoscimento di alcune spese, comportamento discontinuo nel senso che talvolta alcune cure o medicinali vengono rimborsati senza difficoltà mentre altre volte, per le stesse prestazioni, vengono rigettate o rimborsate dopo lungaggini e richieste di ulteriore documentazione.
C’è un collega che aspetta da due mesi il rimborso per una semplice cataratta. Hanno ricevuto la documentazione ma è ferma al vaglio della commissione medica.
So anche che molti di voi ancora non usa l’app “MyHealth” da cellulare, che a mio avviso, funziona benissimo e che al 90% velocizza il rimborso. Ho costatato personalmente che dall’invio della documentazione al rimborso non passano quasi mai più di cinque giorni. Vi consiglio caldamente di utilizzarla. Non è complicato usarla.
Prima di utilizzare l’App dovete registrarvi sul sito di Allianz. Chi non è mai entrato nel sito di Allianz deve collegarsi al seguente indirizzo internet “Allianz Care” ed eseguire la registrazione: Per registrarsi occorre il Numero di Polizza, un indirizzo di posta elettronica da usare come user-name e una password scelta da voi (almeno otto caratteri di cui un carattere speciale, una lettera maiuscola: esempio @Abcdef1.) Una volta completata la registrazione visitate la vostra casella di posta elettronica per confermare la registrazione cliccando sul link proposto.
Una volta completata la registrazione potete iniziare ad usare l’app. La prima volta occorre: il Numero di Polizza, le credenziali di accesso ad Allianz (indirizzo email e password della registrazione) e un PIN numerico di cinque cifre da definire una sola volta. Successivamente servirà solo ricorda il PIN (sceglietene uno facile da ricordare).
Forse è bene ribadire che per non incorrere in rifiuti o contestazioni che ogni spesa va preventivamente meditata. Per esempio se ho necessità di acquistare un misuratore di pressione devo chiedere al medico curante la prescrizione prima dell’acquisto. Se devo seguire un percorso riabilitativo devo sempre chiedere la prescrizione del medico e così via. Nel caso di sedute fisioterapiche Allianz richiede il costo di ogni seduta e le date in cui sono avvenute. Allianz non rimborsa sedute fisioterapiche di gruppo, sulla fattura deve essere indicato “cure riabilitative individuali”. Nel compilare il claim inviare le foto della fattura, la richiesta del medico e talvolta è bene anche fotografare anche il titolo di pagamento:assegno, scontrino fiscale o ricevuta di bonifico.
Secondo la legge sulla privacy l’assicurazione dovrebbe accettare una descrizione generica e non richiedere il dettaglio della spesa. Il dentista, per esempio, seguendo la legge sulla privacy dovrebbe scrivere solo “cure dentali”. Tale dicitura è accettata dall’Ufficio delle Entrate in fase di denuncia dei redditi. L’eventuale CAF o consulente fiscale non deve sapere che tipo di trattamento è stato sottoposto il suo cliente. Per le cure dentali magari non è così grave ma a fronte di malattie invalidanti o situazioni delicate è bene che rimangano riservate. Prassi purtroppo non accettabile da Allianz.
Il CSA del Centro ha un nuovo Presidente. Attualmente è Francesco Baralli, con il quale ho parlato delle difficoltà riscontrate da alcuni di noi e mi ha assicurato che si farà interprete delle nostre esigenze parlandone con la Direzione, per avere un contatto ufficiale al quale rivolgersi per eventuali gravi divergenze con Allianz. Prima c’era la nostra collega Luisa Bandini che si faceva carico delle nostre lamentele (ma sempre a titolo personale o per spirito di corpo). Non era una mansione ufficiale. Baralli in effetti mi ha confessato che questa figura “ufficiale” non esiste neanche per il personale in servizio e si impegna affinché venga istituita.
A Francesco Baralli, ho chiesto anche che il Centro ci tenga informati per tutto quello che riguarda Allianz e “Pensione NATO”, indirizzando le comunicazioni alla mail di questo sito.
Speriamo che ci diano ascolto.
Andrea

COVID19 – Coronavirus

Ho appena ricevuto per e-mail questa lettera da parte di Allianz-Care.
Qui sotto la traduzione in Italiano e di seguito l’originale in Inglese affinché possiate fare le vostre considerazioni.
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CIAO,
Con lo scoppio globale della pandemia COVID-19 (Coronavirus), vorremmo condividere con te alcune informazioni e consigli utili.

Siamo qui per voi
Allianz Care è impegnata, come è nella sua missione, a mantenerti in salute. Tutti gli assicurati che manifestano sintomi o che hanno avuto un contatto diretto con una persona con una diagnosi confermata di COVID-19 sono coperti per test e trattamenti per l’infezione da Coronavirus e le eventuali complicazioni risultanti, entro i livelli di copertura applicabili e i limiti dei benefici previsti dal contratto della NATO.

Tutti i membri interessati a COVID-19 possono contattare Medi24, la nostra linea di consulenza medica 24/7. Con un team medico esperto, Medi-24 fornisce consulenza in inglese, tedesco, francese e italiano al numero +44 (0) 208 416 3929.
Consigli per gli assicurati Allianz Care

  • Osservare tutte le raccomandazioni del governo locale.
  • Evita di recarti nelle aree interessate e consulta prima le raccomandazioni dell’OMS sulle restrizioni di viaggio. Se vivi in ​​una zona colpita, resta a casa il più possibile.
  • Se stai tornando da un’area interessata, fai attenzione a sintomi come tosse, febbre e mal di gola. Chiama il medico se si verificano questi sintomi. Non andare in ospedale.

Contagioso come il comune virus influenzale, COVID-19 viene trasmesso attraverso goccioline (tosse o starnuti) e attraverso superfici contaminate. L’OMS ha condiviso alcune informazioni utili su come ridurre il rischio di infezione. Informazioni aggiornate sull’epidemia di Coronavirus tra cui precauzioni suggerite e avvisi di consulenza di viaggio sono disponibili da: https://www.who.int/health-topics/coronavirus.

COVID-19 attiva la copertura supplementare per malattia grave?
Tenendo conto delle regole che definiscono la malattia grave, COVID-19 non è considerato una malattia grave per i seguenti motivi:

  • non è cronico in natura,
  • non richiede trattamenti per tutta la vita e,
  • non può causare invalidità permanente.
  • inoltre, COVID-19 è lieve / asintomatico o richiede un trattamento ospedaliero. In primo luogo ciò non richiede alcun trattamento o trattamento (perché fino ad ora non esiste alcun trattamento). Se si traduce in ricovero, si applica la copertura di ricovero supplementare in modo che la copertura per malattia grave non fornisca ai membri alcun vantaggio aggiuntivo.

Accesso remoto alle cure mediche
Allianz Care fornirà una copertura per le consultazioni a distanza (telefono, Skype ecc.) Con i medici del proprio paese di residenza durante questa pandemia sotto il beneficio applicabile per le consultazioni GP / specialistiche. Questa misura ha lo scopo di aiutare le persone che presentano sintomi di sintomi COVID-19 e altri che desiderano consultare un medico per questioni mediche non correlate a COVID-19. L’obiettivo è garantire che i più vulnerabili, come quelli con patologie croniche, possano ottenere i loro farmaci e consulti medici senza il rischio di essere esposti al virus visitando fisicamente il proprio medico. Si prega di tenere presente che la copertura è applicabile solo alle teleconsulti con i medici.

Noi siamo preparati
Vorremmo rassicurarti che siamo preparati per potenziali impatti sulla nostra attività. Abbiamo messo in atto un piano solido per garantire sempre la nostra presenza ai nostri assicurati, quando essi hanno bisogno di noi. Di conseguenza, siamo fiduciosi della nostra capacità e  di continuare a fornirti il ​​supporto a cui sei abituato.

In caso di domande, contattare la nostra Helpline dedicata COVID-19 al numero +353 76 670 1219.

Il vostro team di assistenza Allianz

Versione originale in inglese

HELLO,

With the ongoing global COVID-19 (Coronavirus) outbreak, we’d like to share some helpful information and advice.  

We’re here for you
Allianz Care is committed in our mission to keep you well.  All customers displaying symptoms or having had direct contact with a person with a confirmed COVID-19 diagnosis are covered for tests and treatments for Coronavirus infection and any resulting complications, within the applicable cover levels and benefit limits of NATO.  

Any members concerned about COVID-19 can contact Medi24, our 24/7 medical advice line.  Staffed by an experienced medical team, Medi-24 provides advice in English, German, French and Italian on +44 (0) 208 416 3929.

Advice for Allianz Care customers

  • Observe all recommendations from local government. 
  • Avoid travelling to affected areas and consult the WHO travel restriction recommendations beforehand.  If you live in an affected area, stay home as much as possible. 
  • If you are returning from an affected area watch out for symptoms such as a cough, fever and sore throat.  Call your doctor if you experience these symptoms.  Do not go to a hospital.

As contagious as the common influenza virus, COVID-19 is transmitted via droplets (coughing or sneezing) and via contaminated surfaces.  The WHO has shared some helpful information on how to reduce your risk of infection.  Up to date information on the Coronavirus outbreak including suggested precautions and travel advisory notices is available from: https://www.who.int/health-topics/coronavirus

Does COVID-19 activate Serious Illness supplementary cover?
Taking into account the rules defining Serious Illness, COVID-19 is not considered as serious illness for the following reasons:

  •  it is not chronic in nature,
  • it doesn’t require life-long treatment and,
  • it cannot cause permanent disability.
  • also, COVID-19 is either mild/asymptomatic or requires hospital treatment. In the first instance this does not require any medications or treatment (because up to now there is no treatment).  If it results in hospitalisation, then the supplementary hospitalisation cover applies so Serious Illness cover doesn’t provide members with any additional benefit. 

Remote access to medical care
Allianz Care will provide cover for remote consultations (telephone, Skype etc) with medical doctors in your country of residence during this pandemic under the applicable benefit for GP/specialist consultations. This measure is aimed at assisting people displaying symptoms of COVID-19 symptoms as well as others who wish to consult with a doctor for non-COVID-19 related medical matters.  The goal is to ensure the most vulnerable such as those with chronic conditions can get their medications and medical consultations without the risk of being exposed to the virus by physically visiting their doctor. Please keep in mind that cover is applicable only to teleconsultations with medical doctors.

We’re prepared
We’d like to reassure you that we are prepared for potential impacts on our business.  We have a robust plan in place to guarantee that we continue to be there for our customers, when they need us.  As a result we are confident in our ability to continue to provide you with the support you’re used to.  

If you have any questions please contact our dedicated COVID-19 Helpline on +353 76 670 1219.

Your Allianz Care Team 

INDAGINE DI ALLIANZ

Senza riassumere tutta la storia di questa disavventura che ci ha tormentato per diversi giorni metto solo il finale, grazie ad una telefonata di Tavernelli all’Allianz.

Questo è l’epilogo.
Cari colleghi forse siamo sulla dirittura di arrivo.
Dopo la telefonata di Tavernelli all’Allianz si sono chiarite alcune core:
1) Allianz ha mandato il questionario indistintamente a tutti pur sapendo che alcune nazioni hanno un servizio sanitario nazionale tra cui l’Italia e UK e qualche altra nazione.
2) I cittadini Italiani non devono rispondere al questionario. Per chi avesse risposto non succede nulla, registrano la risposta e finisce lì.
3) Domenico Galletti, informato di quanto sopra ha telefonato ad Allianz ed è riuscito ad ottenere una lettera o un mail scritta che attesti quanto detto a Tavernelli.
A margine, Domenico ha parlato con Franchi a Bruxelles che ha detto che il questionario ha suscitato molto rumore e disappunto in quanto è stata un’iniziativa unilaterale senza essere concordata con i vari board. 
Resto in attesa della copia della mail che Domenica ha sollecitato, per girarvela.
Credo di poter affermare che la questione è conclusa.

“Tanto rumore per niente” … ma questo lo sappiamo solo adesso.

Un saluto a tutti.Andrea

La settimana scorsa ho chiesto a Mr. ARZENI, della Confederazione dei Pensionati NATO e delegato per la regione Italia, un suo parere a proposito dell’ indagine. Riporto, a integrazione di quanto abbiamo già abbondantemente scritto e letto nei giorni scorsi, la sua risposta in merito.

<<Noi abbiamo l’obbligo di rispondere all’indagine che ha proposto l’Alliance su richiesta ufficiale della NATO.

Il mio suggerimento ai Former Staff Members, di cui io ho l’indirizzo di posta elettronica, è stato quello di rispondere che noi siamo iscritti al Sistema Sanitario Nazionale. Infatti, la mail che abbiamo ricevuto ci chiede se siamo iscritti ad un “social security health insurance”. Al meeting dell’ANARCP del 23  maggio u.s., si è discusso sul termine obliged che è scritto nella mail e la conclusione è stata che occorre usufruire del SSN ” where possible “. Quindi non ci viene tolto alcun privilegio ma viene consigliato di usufruire, quando è possibile, del SSN per salvaguardare il RMCF. La tua considerazione di usufruire del SSN per il medico di base e per i medicinali risponde alla loro richiesta. 

Sarebbe utile se tu mi comunicassi i nomi e gli indirizzi di posta elettronica dei colleghi, non più in servizio, di cui tu sei a conoscenza.>>

Quanto sopra magari può fornire qualche “input” a qualcuno che non ha ancora compilato il form.

Arzeni mi ha chiesto di mandargli l’ elenco dei nostri pensionati con relative E-mail. Non vedo niente di pericoloso in questo. Se qualcuno non fosse favorevole me lo faccia sapere.

Grazie

Ezio

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ezio@baglioni

Commenti al quesito Allianz

Riporto qui di seguito in ordine cronologico gli interventi di alcuni colleghi.

Lavinio Gualdesi ha scritto:

Carissimi Amici,
Anche io non ho ricevuto nulla, ma vi consiglio di non iniziare una discussione con Allianz.Il nostro interlocutore è chi ci paga stipendi e pensioni in base ad un contratto che per fortuna od efficienza è sempre stato rispettato.Se Allianz vuole cambiare policy è un problema tra Nato e Allianz.Noi potremmo protestare individualmente con NATO se qualcuno di noi viene penalizzato da Allianz e vedere che succede.Se NATO non lo soddisfa lo appoggiamo tutti tramite AAPOCAD,ma non darei neppure questa carta a NATO per permettergli di dilazionare le sue decisioni, se non necessario.
Tenete presente che personalmente, essendo venuto al Centro come ex dipendente della Marina militare ho conservato il mio numero di previdenza malattie ed i servizi ad esso associati.Anche quando ero in servizio al Centro prima mi servivo della struttura sanitaria nazionale e poi inviavo il claim per eventuali differenze (ticket) o per andare a pagamento in ospedale solo per evitare la coda (intra moenia).Il Servizio Nazionale italiano è da preferire alle cliniche private quando disponibile, anche se le mura sono fatiscenti l’ eccellenza medica è in ospedale e non in clinica.Solo che prevede che chi ha un certo reddito partecipi di più alle spese. Ma anche questo ha diversi bachi e falle di tipo “informatico”.Penso che tutti gli ufficiali in servizio alla NATO di Bruxelles si comportino così senza problemi da parte di Allianz.Forse è per questo che in alcuni casi Allianz ricorda che è complementare.Non credo che possa sollevare la cosa con chi non ha o non ha mai avuto accesso alle strutture Italiane. (Colleghi di origine straniera)Anche tali colleghi credo che attraverso il certificato di residenza possano avere accesso alle strutture nazionali italiane.Ovviamente anche a loro consiglio di avere come interlocutore sempre la NATO e mai Allianz che è solo un fornitore della NATO con la quale ha un corposo contratto di assistenza e penso ci tenga a mantenerlo.
Nella speranza di essere stato di aiuto e di non aver generato più confusione, vi mando il mio più caloroso ed affettuoso augurio di godere di buona salute e, incrociando le dita, di aver più bisogno della social welfare che della social security.
All the best
Lavi

Nicola Watkins ha scritto

C’e da aggiungere che i “nuovi” pensionati paghino gia’ una bella cifra per poter continuare di beneficiare dell’assistenza Allianz.  Come grado B io pago piu’ di €1000 all’anno.  Insomma tra le minacce di togliere la “tax adjustment” la situazione peggiora sempre.
Saluti a tutti Nicky

Marino Cecchetti ha scritto:

Inoltre si potrebbe aggiungere:” Il rispetto dei termini contrattuali è essenziale per un buon rapporto di fiducia e collaborazione tra le parti. Come facilmente verificabile Il SSN viene utilizzato se e quando possibile.” Io ho l’impressione di aver vissuto la stessa esperienza nel recente passato, qualcuno ricorda?????
A presto

Piero Lorenzelli ha scritto:

Carissimo Andrea,purtroppo sopraggiunti impegni, mi hanno impedito di partecipare al pranzo dei Saclantici.Mi dispiace, sarà per il prossimo appuntamento.

Al riguardo della questione sollevata recentemente dal cd “Quesito Allianz”, allo scopo di eventualmente uniformare le risposte, ritengo che prioritariamente sia opportuno soprassedere.Vorrei solamente, in questa occasione, trasmettere solamente a te, queste mie impressioni e valutazioni, che se in futuro, ce ne fosse bisogno, possano essere utilizzate, in sinergia con quelle suggerite dagli altri colleghi, per un’efficace ns. “difesa”
Prioritariamente ritengo che:
1) E’ il Centro, e quindi l’Organizzazione, nella persona del suo legale rappresentante, quale è l’attuale Direttore/ice, possa ufficialmente dialogare, a nome di tutti i dipendenti e pensionati NATO, per ciò che attiene a questo argomento, con l’Allianz, la quale SEMBRA reclamare, in forza di EVENTUALI accordi precedenti, alcuni DIRITTI.Sarà vero, oppure è una posizione unilaterale della compagnia assicuratrice tedesca ? (personalmente non mi fido dei tedeschi….)Sarà strumentale a qualcosa , per ottenere posizioni economico/finanziarie più vantaggiose rispetto ad ora, visto l’aumento del numero dei pensionati rispetto a QUELLI CHE VERSANO e sono tutt’ora in servizio?
2) Vorrei ricordare, e noi lo sappiamo, che moltissimi degli attuali pensionati, fortunatamente ancora in vita, hanno contribuito “pro quota” per tanti anni, ai versamenti richiesti e dovuti, a favore della cd assistenza malattie, con la promessa/impegno, da parte dell’allora Van Breda, al godimento dei diritti (a vita) che sappiamo scaturivano al compimento del 55° anno di età, con la clausola di almeno 10 anni di anzianità (condizione che ritengo e ritenevo al tempo, non equa)Io ho versato per 44 anni, pure tu non ti discosti da questa cifra….Ciò premesso, ci hanno detto, che avremmo acquisito dei diritti, a vita,  che per gli anglofoni vanno sotto il temine di “vested rights”Senza infine sottacere quella quota in denaro, sempre in aumento, che annualmente siamo vincolati a pagare all’assicurazione, noi pensionati.
3) Altra particolarità importante alla quale abbiamo assistito come spettatori, mi riferisco al cambiamento in corsa, risalente ad anni fa, tra assicurazioni, vedi,  Van Breda ed Allianz, operazione della quale non conosciamo (almeno io) i termini e gli impegni bilaterali: solo la NATO è a conoscenza se gli impegni della precedente Van Breda siano o meno rispettati dall’odierna Allianz.
Ecco che si ritorna passando dal via, con la necessità che il dialogo tra i vertici attuali (NATO – ALLIANZ) riporti nella realtà, che i termini degli accordi, al tempo stipulati (NATO – Van Breda), siano evidenziati e rispettati da entrambe le parti, solo allora, conoscendo opportunamente tutti i punti dell’accordo, potremo procedere ad una risposta corale congrua ed univoca.Nella denegata ipotesi di accordi attualmente a noi non noti e sfavorevoli, potremo opportunamente rispondere controbattendo ogni condizione, richiesta dall’Allianz, da noi ritenuta inopportuna e non lecita.
Aspettiamo fiduciosi
Un cordiale saluto
Piero

Marino Cecchetti ha scritto:

Andrea Io di primo acchitto avrei risposto come segue: in quanto dipendente NATO ho contribuito per piu di 40 anni al sistema assicurativo dell’Ente (Vanbreda/Allianz) con la promessa contrattuale di beneficiare, anche dopo il servizio, della piena copertura assicurativa medico/sanitaria a vita. Ora perchè italiano e per essermi volontariamente costruito una pensione INPS da cui pago contributi al SSN (solo a partire dal 2013), mi sembra inappropriato (unfair) considerare il SSN come mio primo assicuratore. Condivido le osservazioni di chi mi ha preceduto ed attendo gli sviluppi per allinearmi alla posizione comnune. Saluti a tutti
Marino

Jessie Steele ha scritto

Ciao Andrea,

Dato che non avevo ricevuto informazione sull’argomento io ho risposto di non avere un’altra assicurazione.
Il modulo implicava una polizza personale con tanto di titolare che non mi pareva il nostro caso.
Aspetto di sapere i futuri sviluppi.
Mi dispiace non essere presente al pranzo e spero che vi siete trovati bene.
Tanti saluti,

Aggiornamento sul quesito Allianz

Come avevo annunciato a Francesco Spia, ho parlato con Domenico Galletti, attuale Presidente del CSA, circa i dubbi sollevati durante il pranzo a proposito del questionario Allianz.
Le stesse perplessità se le sono poste anche i nostri colleghi in servizio. Anche al Centro c’è abbastanza fermento su questo argomento.

Ho riferito a Domenico l’interpretazione data da Francesco Spina e in linea di principio è d’accordo. Domenico mi ha detto che la nuova direttrice del centro già da tempo ha posto alla NATO alcuni quesiti circa l’interpretazione del questionario in modo da dare una risposta uniforme. Nella chiacchierata è emerso che ci sono due situazioni: quella dei dipendenti del Centro e quella dei pensionati.
I dipendenti Italiani del centro, sono esclusi dal Servizio Sanitario Nazionale in quanto non versano i contributi perché non contribuiscono. L’INPS ogni anni rinnova la richiesta alla NATO i 30 milioni di euro di contributi non versati negli ultimi trent’anni. Penso che molti di voi si ricordano di questo contenzioso, quando fummo esclusi dal SSN.

I pensionati INPS e i pensionati NATO invece sono iscritti al SSN perché versano i contributi e pagano le tasse. Quindi ho pregato Domenico di sottolineare questa importante differenza nel prossimo colloquio con la Direttrice in modo da richiedere un ulteriore chiarimento.
Siamo rimasti d’accordo che appena ha qualche novità ce la comunicherà. Per il momento consiglia di non rispondere. La data di scadenza del questionario è 8 Giugno 2019, c’è ancora un po’ di tempo.

In attesa delle risposte faccio un riferimento a molti anni fa, quando avevamo un sistema misto ENPDEP e Vanbreda. A quell’epoca le spese mediche da rimborsare venivano indirizzate in prima istanza all’ENPDEP e successivamente alla Vambreda per la parte non rimborsata dall’ente mutualistico. Se la situazione fosse ancora quella mista al questionario dovremmo rispondere sì. Essendo mutata la situazione aspettiamo.

A proposito del quesito di Allianz

Riporto qui di seguito il pensiero di Francesco Spina circa le molteplici domande ricevute durante il XVI Pranzo Saclantico a cui ognuno ha risposto secondo la propria interpretazione o dubbio.

Francesco Spina scrive:

Ti scrivo anche per un’altra ragione: la lettera che alcuni di noi (non io) ha ricevuto da Allianz recentemente:
Allianz ci chiede se abbiamo un’altra assicurazione e in questo caso ci ricorda che  “To benefit from the NATO cover you are obliged to first claim with your other insurance before submitting your medical expenses to Allianz Care”. 
Il punto che io vorrei qualcuno chiarisse ad Allianz è che il SSN (Servizio Sanitario Nazionale ) di cui noi possiamo usufruire (e in effetti la maggior parte di noi usa) non va considerata una assicurazione in quanto non é previsto che ci rimborsino le nostre spese mediche. Possono solo fornirci alcuni servizi.È a mio avviso importante che tutti noi ci allineiamo su questa posizione, ed anche (sopratutto) importante che questa posizione sia sostenuta dal Centro che sicuramente sarà coinvolto.
Volevo usare il sito per diffondere quanto sopra, ma non ho capito bene come fare.

Quello che segue è quanto avrei risposto alla lettera se la avessi ricevuta.
Allianz reminds us that: “To benefit from the NATO cover you are obliged to first claim with your other insurance before submitting your medical expenses to Allianz Care”. The point is that what I as many of us do not have another insurance  to which present claims, but just another potential supplier of (some) medical services. Many of these are totally free of cost, as is the basic medical assistance, others are partially covered by the payment of a ‘ticket’, some are totally inexistent (dentist) or practically unusable (specialist doctors available from the social security but only after many months of queue).All we can do is to use these medical services when and how is possible, and submit our clams to Allianz Care for the unavailable, unusable or partially covered services medical services.

La Vestaglia di Lavinio

Il braccio alzato non è un saluto romano e la bocca aperta non significa che stesse gridando “Hurrà”. Il braccio alzato era appoggiato al rack della radio di bordo. Nella prima foto Lavinio ascolta attentamente la domanda mentre nella seconda forse lo manda a quel paese…

LA VESTAGLIA
di Lavinio Gualdesi.

Stavo per buttarla via. Era ormai logora, la mia vestaglia.
Poi mi sono ricordato di una notte piena di lampi al largo dell’Elba…..
È stata la crociera più Kolossal di tutti i tempi e il nome era spaventoso: Yellow Shark.
Nessuno era riuscito ad arginare le richieste sempre più vaste di quello che per il suo modo di pronunciare l’ italiano chiamavamo tutti scherzosamente La Pantera Rosa.
Mentre gli altri avevano una Nave: lui tre. Mentre gli altri avevano un assistente scientifico e un Ingegnere coordinatore: lui tre. Anzi quattro. Io ero uno di questi.
Dove gli altri avevano un laboratorio a terra: lui Formiche di Grosseto , Elba, Giglio e vari mezzi minori.
Gli altri avevano un Programma prove: lui tre. E non rivelava da quale stava leggendo che un’ ora prima e agli stretti interessati.
Ne consegue che essendo lui uno e noi molti, la maggior parte passava il tempo in attesa di recitare la sua parte.
A me era toccata la parte di quello che sta sull’Alliance insieme con Francesco Spina.
Dopo due giorni e due notti in attesa che toccasse a noi essere interpellati dal CAPO il tempo cominciava a farsi problematico e la Formica era squarciata da lampi.
Le comunicazioni radio erano sempre dal capo a tutti. Solo che nessuno sapeva chi sarebbe stato interrogato.
Dopo cena il sonno dopo due notti e due giorni passati davanti alla radio si faceva sentire.
A ma e Francesco calava la palpebra e ci tenevamo svegli con le solite battute.
Andrea Cavanna che, avendo da tenere a balia un infinito numero di software e tutti quelli che ci si incartavano dentro, era sempre presente in laboratorio, mi ricorda anche un’altra frase ricorrente nelle comunicazioni tra imbarcazioni e che sarebbe suonata strana ad una ipotetica spia in ascolto. La frase era: “Voi che parlare con le formiche ditegli che …..” .
A questo proposito sorprendiamo Vittorio Grandi venir interpellato per Radio dal CAPO. Era il suo turno e nel tentativo di rispondere subito e a tono esagerava al punto che ne imitava la pronuncia in modo che in laboratorio tutti ne ridevano.
L’ unico che non rideva era il CAPO che andando a cena voleva essere sicuro che le cose continuassero.
Il sonno a questo punto ci faceva sbandare. Francesco mi confessava che stava per andare a nanna.
Io volevo aspettare che ci informassero quelli sull’Isola con lui che fosse andato a dormire.
Alle due di notte ero ancora ad aspettare.
I miei informatori mi dicevano: “con quello che ha mangiato e bevuto non tarderà a crollare….”
Alle due e trenta, sopraffatto dal sonno, ho avvisato il personale di guardia in Laboratorio che andavo in cabina e di chiamarmi se fosse stato necessario.
Dopo solo mezz’ora, e quindi con il sonno più profondo, sento bussare alla porta e gridare”La Pantera Rosa ti cerca!!! Fai presto che sta gridando come un aquila dove sei!!!
Mi infilo la prima cosa che trovo al buio: la vestaglia (che normalmente usavo solo per entrare nel bagno che era sempre freddo) e corro in Laboratorio.
Il dialogo che ne seguì veniva annotato dal “notaio” del gruppo: l’ amico Legner.
Se avesse ancora gli appunti mi piacerebbe rileggere il colloquio tra un morto di sonno e un ubriaco petulante.
La Pantera Rosa continuava a chiedermi di mettere a mare subito nella notte uno strumento scelto accuratamente tra tutti quelli disponibili solo perché gli avevo detto dall’inizio che era sperimentale e quindi non calibrato né tanto meno affidabile.
Per di più mi chiedeva una misura a pochi centimetri dal fondo del mare.
A nulla è valso spiegargli che oltre tutto, dato lo stato del mare, i pochi centimetri diventavano un metro e mezzo ad ogni beccheggio della nave.
Un modo come un altro per schiodare lo strumento sul fondo.
Temendo ancor più il bonario rimprovero di Federico (“Aho macché avete fatto , m’ avete sventrato lo strumento!!!”) che l’ ordine perentorio di uno che l’ indomani non si sarebbe ricordato di avermelo ordinato…. decisi di ignorare l’ ordine.
Il fatto è stato come sempre apparentemente ignorato e dimenticato, ma lo sfottimento per essermi presentato in vestaglia in laboratorio è durato per giorni e le sere dopo mi è costato varie birre in saletta!!!
Adesso che ho fatto la foto ricordo la posso buttare tranquillo.
La foto in divisa da allievo di macchina l’ ho messa perché li invece, anche dopo notti di guardia, farmi trovare a dormire mi sarebbe costato il posto.

Ad integrazione  del racconto di Lavinio riporto qui di seguito il commento di Francesco Spina.

Cari amici,
mi ricordo bene quella sera. Era stata una giornata intensa ed eravamo finiti in prossimità dello scoglio d’ Africa. E’ questa -per chi non la conosce- una zona di mare con profondità di pochi metri situata a metà strada tra la Corsica e Montecristo, a Sud di Pianosa; tutto intorno circondata da un mare profondo fino a 200 metri.
A Montecristo stava lo scientist in charge.
Io ero a bordo e il mio compito era, oltre al lavoro che facevo di solito, il collegamento tra lui e il bordo con Lavinio e gli altri. A bordo tra l’altro c’era una giovane ricercatrice che si interessava alla poseidonia, particolarmente abbondante su quello scoglio sommerso investito da correnti che si possono immaginare. Per osservare il diverso comportamento della poseidonia dal giorno alla notte, e l’impatto che esso aveva sull’acustica era venuto in mente a qualcuno di fare quella misura di cui parla Lavinio (se ricordo bene riguardava l’ossigeno disciolto in acqua).
Solo che in quella crociera c’era qualcosa di inusuale: il contatto con lo Scientist in Charge si interrompeva a fine giornata, per riprendere qualche volta, come quella sera, nel cuore della notte. Questo tra parentesi era un mio problema, perché la sera Lothar (il comandante) mi chiedeva il programma di lavoro per il giorno dopo e io non sapevo cosa dirgli (Poi risolsi questo problema dandogli ogni sera un piano di mia invenzione salvo revisioni la mattina dopo se necessario).
Quella sera però ero andato a dormire e vi potete immaginare quale impressione mi fece veder comparire Lavinio nella sua elegante vestaglia. Superata la sorpresa (potete immaginare quello che uno avrebbe potuto pensare per quella visita notturna) concordai con lui che poteva fare o non fare la misura secondo il suo giudizio e tornai a dormire.